Scheda ministeriale prodotto:

Cerasuolo d’Abruzzo DOC

Vino Denominazione Origine Controllata– D.O.C. Logo Vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC)

ELENCO PRODUTTORI

Zona di produzione (Articolo 3): Le uve destinate alla produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata “Cerasuolo d’Abruzzo” devono essere ottenute unicamente da vigneti situati su terreni vocati alla qualità, ubicati in zone collinari la cui altitudine non sia superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno. Sono da escludere i terreni non sufficientemente soleggiati e quelli siti nei fondovalle umidi.
La zona di produzione dei vini “Cerasuolo d’Abruzzo” comprende i terreni vocati alla qualità di tutto o parte dei territori dei comuni di:

1) in provincia di Chieti:
Altino, Archi, Ari, Arielli, Atessa, Bomba, Bucchianico, Canosa Sannita, Casacanditella, Casalanguida, Casalincontrada, Carpineto Sinello, Casalbordino, Casoli, Castel Frentano, Celenza sul Trigno, Chieti, Crecchio, Cupello, Fara Filiorum Petri, Filetto, Fossacesia, Francavilla, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gissi, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Lanciano, Lentella, Miglianico, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palmoli, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Ripa Teatina, Roccamontepiano, Rocca San Giovanni, San Buono, Sant’Eusanio del Sangro, San Giovanni Teatino, Santa Maria Imbaro, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, San Vito Chietino, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Torrevecchia Teatina, Treglio, Vasto, Villalfonsina, Villamagna, Vacri;

2) in provincia di L’Aquila:
Acciano, Anversa degli Abruzzi, Balsorano, Bugnara, Canistro, Capestrano, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Cocullo, Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Molina Aterno, Morino, Ofena, Pacentro, Poggio Picenze, Pratola Peligna, Pettorano sul Gizio, Prezza, Raiano, Rocca Casale, San Demetrio nei Vestini, Sant’Eusanio Forconese, San Vincenzo Valle Roveto, Secinaro, Sulmona, Tione d’Abruzzi, Villa S. Angelo, Villa S. Lucia, Vittorito.

3) in provincia di Pescara:
Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Citta Sant’Angelo, Civitella Casanova, Civitaquana, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pianella, Pietranico, Picciano, Pescara, Pescosansonesco, Popoli, Rosciano, San Valentino, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre dè Passeri, Turrivalignani, Vicoli;

4) in provincia di Teramo:
Alba Adriatica, Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagno, Castellato, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morrodoro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio, Sant’Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e la frazione di Trignano del comune Isola del Gran Sasso.

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Denominazione e vini (Articolo 1): La Denominazione di Origine Controllata “Cerasuolo d’Abruzzo” è riservata ai vini, anche nella
tipologia “superiore”, che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione.

Base ampelografica (Articolo 2)

La Denominazione di Origine Controllata “Cerasuolo d’Abruzzo” è riservata ai vini ottenuti dalle
uve provenienti da vigneti che nell’ambito aziendale risultano composti dal vitigno Montepulciano
almeno all’85%.
Possono concorrere le uve di altri vitigni a bacca rossa non aromatici https://www.topfooditaly.net/wp-content/uploads/2022/01/ALL-PRODUCTS.jpgei alla coltivazione nella
regione Abruzzo, da sole o congiuntamente fino ad un massimo del 15%.

Caratteristiche al consumo (Articolo 6): I vini a Denominazione di Origine Controllata “Cerasuolo d’Abruzzo”, all’atto dell’immissione al
consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Cerasuolo d’Abruzzo”:
– colore: rosa ciliegia più o meno carico;
– odore: gradevole, finemente vinoso, fruttato, fine e intenso;
– sapore: secco, morbido, armonico, delicato con retrogusto gradevolmente mandorlato;
– titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
– acidità totale minima: 4,5 g/l;
– estratto non riduttore minimo: 16 g/l.

“Cerasuolo d’Abruzzo” superiore:
– colore: rosa ciliegia più o meno carico;
– odore: gradevole, finemente vinoso, fruttato e intenso, anche con sentori speziati;
– sapore: secco, morbido, armonico, delicato con retrogusto gradevolmente mandorlato;
– titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
– acidità totale minima: 4,5 g/l;
– estratto non riduttore minimo: 18 g/l.

È in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare i limiti dell’acidità totale e dell’estratto non riduttore minimo con proprio decreto.

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