
Scheda ministeriale prodotto:
San Martino della Battaglia DOC
Vino Denominazione Origine Controllata– D.O.C.
ELENCO PRODUTTORI
Zona di produzione (Articolo 3): La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata “San Martino della Battaglia” comprende in tutto o in parte i territori dei comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengoin provincia di Brescia e di Peschiera, in provincia di Verona.
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Denominazione e vini (Articolo 1): La denominazione di origine controllata “San Martino della Battaglia” è riservata ai vini bianco e liquoroso che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Caratteristiche dei vini al consumo (Articolo 6): I vini a denominazione di origine controllata “San Martino della Battaglia” all’atto dell’immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
“San Martino della Battaglia”
colore: giallo citrino tendente al dorato con l’affinamento;
profumo: evoluto, intenso, caratteristico;
sapore: fresco, secco rotondo, con retrogusto leggero di mandorla;
titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,50% vol;
acidità totale minima 4,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
“San Martino della Battaglia” liquoroso
colore: giallo tendente al dorato con l’affinamento;
profumo: intenso, caratteristico;
sapore: gradevolmente dolce, vellutato, armonico e generoso, con retrogusto leggero di mandorla eventualmente con sapore di legno derivante dall’affinamento in botte;
titolo alcolometrico volumico totale minimo 15,00% vol;
zuccheri residui non inferiori a 40,00 g/l;
acidità totale minima 4,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,00 g/l.
E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare, con proprio decreto, i limiti sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore minimo.
Base ampelografica (Articolo 2)
La denominazione di origine controllata “San Martino della Battaglia” è riservata al vino ottenuto per almeno l’80% da uve provenienti, nell’ambito aziendale, dal vitigno “Tocai Friulano”.
Possono concorrere alla produzione del vino “San Martino della Battaglia” per un massimo del 20% del totale anche uve provenienti da altri vitigni, a bacca bianca, https://www.topfooditaly.net/wp-content/uploads/2022/01/ALL-PRODUCTS.jpgei alla coltivazione nella Regione Lombardia e per la provincia di Verona con esclusione dei vitigni aromatici, iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti, riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare.