
Scheda ministeriale prodotto:
Candia dei Colli Apuani DOC
Vino Denominazione Origine Controllata– D.O.C.
ELENCO PRODUTTORI
Zona di produzione (Articolo 3): La zona di produzione delle uve comprende la parte di territorio dei Colli Apuani idoneo alla produzione del vino di cui all’articolo 1 e precisamente le zone viticole dei comuni di Carrara, Massa e Montignoso, in provincia di Massa Carrara.
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Denominazione e vini (Articolo 1): La denominazione di origine controllata «Candia dei Colli Apuani» è riservata ai vini che
rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione.
Tali vini sono i seguenti:
“Candia dei Colli Apuani” bianco anche frizzante (secco e amabile);
“Candia dei Colli Apuani” Vin Santo;
“Candia dei Colli Apuani” bianco Vendemmia tardiva;
“Candia dei Colli Apuani” Vermentino bianco;
“Candia dei Colli Apuani” rosso;
“Candia dei Colli Apuani” rosato
“Candia dei Colli Apuani” Vermentino nero;
“Candia dei Colli Apuani” rosato Vermentino nero;
“Candia dei Colli Apuani” Barsaglina o Massaretta.
Base ampelografica (Articolo 2)
La denominazione di origine controllata «Candia dei Colli Apuani» è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: «Candia dei Colli Apuani» bianco anche frizzante (secco e amabile), Vin Santo e vendemmia tardiva: Vermentino bianco: minimo 70%
possono concorrere alla produzione di detto vino, da soli o congiuntamente, le uve dei vitigni a
bacca bianca idonei alla coltivazione in toscana in misura massima del 30%. «Candia dei Colli Apuani » Vermentino bianco:
Vermentino bianco: minimo 85% possono concorrere alla produzione di detto vino, da soli o congiuntamente, le uve dei vitigni a
bacca bianca idonei alla coltivazione in toscana in misura massima del 15%.
Caratteristiche al consumo (Articolo 6): I vini a DOC «Candia dei Colli Apuani», all’atto dell’immissione al consumo, devono
rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Candia dei Colli Apuani” bianco amabile:
— colore: giallo paglierino più o meno intenso;
— odore: profumo gradevole, delicato, leggermente aromatico, caratteristico;
— sapore: fruttato, amabile, armonico, vivace o tranquillo;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 17.0 g/l.
È prevista la tipologia frizzante.
«Candia dei Colli Apuani» bianco secco:
— colore: giallo paglierino più o meno intenso;
— odore: profumo delicato, intenso, caratteristico;
— sapore: asciutto, talvolta morbido, fruttato, pieno, armonico, con retrogusto amarognolo;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
– estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
È prevista la tipologia frizzante.
«Candia dei Colli Apuani» Vin Santo:
— colore: dal paglierino all’ambrato più o meno intenso;
— odore: etereo, intenso, aromatico;
— sapore: dal secco all’amabile, armonico;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16,50% vol (di cui almeno 14,00 %vol svolti e un
minimo di 2,00% vol da svolgere);
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 25 g/l;
«Candia dei Colli Apuani» Vermentino bianco:
— colore: giallo paglierino più o meno intenso;
— odore: fruttato con note di spezie, o di agrumi e miele;
— sapore: asciutto, talvolta morbido, pieno, armonico, con retrogusto amarognolo;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l;
«Candia dei Colli Apuani» Vendemmia tardiva:
— colore: dal paglierino all’ambrato più o meno intenso;
— odore: etereo, intenso, aromatico;
— sapore: dal secco all’amabile, armonico;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto secco netto minimo: 24,0 g/l;
«Candia dei Colli Apuani» rosso:
— colore: rosso rubino;
— odore: fruttato con note speziate;
— sapore: asciutto, giustamente tannico equilibrato;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 22,0g/l;
«Candia dei Colli Apuani» Vermentino nero
— colore: rosso rubino tendente al granato se invecchiato;
— odore: fruttato, con note floreali e vegetali o speziate;
— sapore: asciutto, equilibrato;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
«Candia dei Colli Apuani» Barsaglina o Massaretta
— colore: rosso rubino tendente al granato se invecchiato;
— odore: fruttato con note speziate e vegetali
— sapore: asciutto, giustamente tannico
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l;
«Candia dei Colli Apuani» rosato:
— colore: rosa di buona intensità;
— odore: vinoso, fruttato con note vegetali o floreali;
— sapore: asciutto, fresco ed equilibrato;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l;
«Candia dei Colli Apuani» rosato Vermentino nero:
— colore: rosa di buona intensità;
— odore: vinoso, fruttato con note vegetali o floreali;
— sapore: asciutto, fresco ed equilibrato;
— titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
— acidità totale minima: 4,5 g/l;
— estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
In relazione all’eventuale conservazione in recipienti di legno, l’odore ed il sapore dei vini può evidenziare lieve sentore di legno.
È in facoltà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali modificare con proprio decreto i limiti minimi sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore minimo.
Sulle bottiglie è obbligatorio riportare in etichetta il riferimento alla tipologia secco o asciutto. È facoltativo il riferimento alla tipologia amabile; qualora esso venga riportato può essere comunicato che il prodotto può essere soggetto a rifermentazione in bottiglia.
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Zona di produzione (Articolo 2): Gli allevamenti dei suini destinati alla produzione del Prosciutto Toscano debbono essere situati nel territorio delle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Toscana.
I suini nati, allevati e macellati nelle suddette regioni sono conformi alle prescrizioni già stabilite a livello nazionale per la materia prima dei prosciutti a denominazione di origine di Parma e San Daniele.
Gli allevamenti devono infatti attenersi alle citate prescrizioni per quanto concerne le razze, l’alimentazione e la metodologia di allevamento.
I suini debbono essere di peso non inferiore ai 160 Kg, più o meno 10%, di età non inferiore ai nove mesi, aventi le caratteristiche proprie del suino pesante italiano definite ai sensi del Reg. CEE n.3220/84 concernente la classificazione commerciale delle carcasse suine.
Il macellatore è responsabile della corrispondenza qualitativa e di origine dei tagli. Il certificato del macello, che accompagna ciascuna partita di materia prima e ne attesta la provenienza e la tipologia, deve essere conservato dal produttore. I relativi controlli vengono effettuati direttamente dalla struttura di controllo indicata nel successivo art.7.
Il Prosciutto Toscano viene elaborato, affettato e confezionato nella tradizionale zona di produzione che comprende l’intero territorio della Regione Toscana. -
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Zona di produzione (Articolo 3): Le uve destinate alla produzione della denominazione di origine controllata «Bianco di Pitigliano» devono essere prodotte nella zona, appresso descritta, in provincia di Grosseto, comprendente: gli interi territori dei comuni di Pitigliano e Sorano. Parte del territorio comunale di Marciano e Scansano.
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Zona di produzione (Articolo 3): La zona di origine del latte e di produzione e di stagionatura del formaggio di cui sopra comprende l’intero territorio della regione Toscana, l’intero territorio dei comuni di Allerona e Castiglione del Lago ricadenti nella regione Umbria e l’intero territorio dei comuni di Acquapendente, Onano, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano, Farnese, Ischia di Castro, Montefiascone, Bolsena e Capodimonte ricadenti nella regione Lazio.