
L’Azienda Speciale Silvo-Pastorale del Comune di Troina (En), nella primavera del 2019, ha avviato un allevamento che oggi conta 115 asini ragusani (razza protetta e presidio Slowfood) e 18 cavalli sanfratellani. Questo allevamento si inserisce nell’ambito del progetto “Legalità di razza sui Nebrodi”, volto a valorizzare i terreni sottratti alla criminalità organizzata, perseguendo un modello di sviluppo ecosostenibile che crei occupazione per i giovani del territorio. Il progetto è stato in parte finanziato attraverso una campagna di crowdfunding a cui hanno aderito 281 donatori, permettendo di raccogliere più di 20 mila euro.
Da qualche mese sono state lanciate e si stanno consolidando due linee di produzione connesse all’allevamento: una di salumi (mortadella e salame di asino) e una di cosmetici (sapone e crema al latte d’asina)
Gli allevamenti sono allo stato brado nel periodo primaverile estivo, fino ad inizio autunno. D’inverno si trovano in stalla per garantirne un welfare migliore.
Sempre nell’ambito dell’allevamento, hanno trovato occupazione 8 giovani del territorio, i quali si prendono ogni giorno cura degli animali.
L’azienda si è, inoltre, dotata di una sala mungitura meccanizzata per la produzione del pregiato latte delle asine. Infatti, si sta parallelamente lavorando al consolidamento delle sopracitate linee di produzione e, allo stesso tempo, a creare una rete nel territorio siciliano per la distribuzione nelle farmacie del latte fresco che, com’è noto, è il più vicino sostituto del latte materno.
Sui Nebrodi, nel cuore della Sicilia più autentica, è ambientata una storia che narra della determinazione di una comunità che vince sui prepotenti riappropriandosi di una risorsa strategica: il bosco. Se non fosse tutto vero, sembrerebbe la narrazione di una fiaba in cui i buoni prevalgono sui cattivi e… “vissero tutti felici e contenti”.
L’antico borgo dei Nebrodi e gli asini simbolo di libertà
Ci troviamo a Troina, affascinante paese di montagna tra i Nebrodi e l’Etna, e selezionato tra “I Borghi più d’Italia”. Qui, da circa un anno, pascolano più di un centinaio di asini ragusani, i quali sono divenuti simbolo di libertà per la gente del posto.
Ma come possono degli asini diventare simbolo di libertà per un intero territorio?
Per comprenderlo bisogna fare un lungo salto a ritroso di novecento anni, allorquando il Conte Ruggero decise di donare alla comunità 4200 ettari di bosco: una risorsa vitale da cui si ricavava carbone, legna, acqua, selvaggina, pascoli incontaminati.
Questo legame – non solo economico ma soprattutto spirituale – tra la comunità e il bosco, si spezza in epoca più recente e l’immenso patrimonio naturalistico è finito nelle mani della criminalità che lo ha utilizzato per i suoi sporchi affari, lucrando illecitamente ingenti risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comunità europea per sostenere il settore agricolo. Dunque, il bosco, da risorsa collettiva diventa strumento di loschi affari per i mafiosi, i quali – com’è ovvio – non hanno creato né sviluppo né occupazione in un territorio che, invece, ne avrebbe tanto bisogno considerato il sempre più diffuso flusso migratorio in uscita che porta tanti figli di questa terra ad andare via.
Sapete cosa fanno gli asini dinnanzi alle situazioni di pericolo? Piantano con forza i piedi a terra e ragliano più forte che possono. Ecco, i cittadini di Troina hanno fatto lo stesso; potevano scegliere, come gli struzzi, di nascondere il capo sotto il suolo e lasciare quelle terre ai mafiosi, invece hanno alzato la testa e con la schiena dritta si sono riappropriati di ciò che gli spettava!
Legalità di razza sui Nebrodi: un progetto collettivo
L’hanno fatto attraverso un progetto dal titolo “Legalità di razza”, coordinato dal coraggioso Sindaco del Comune di Troina e dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale, che si occupa della gestione del patrimonio boschivo. Per finanziare il progetto, hanno lanciato una campagna di crowdfunding che ha raccolto più di ventimila euro da 281 donatori; con queste somme hanno potuto acquistare i primi asinelli della legalità, i quali adesso pascolano beatamente laddove i mafiosi facevano i loro loschi affari.
E’ stato siglato un protocollo tra l’Azienda Silvo Pastorale e l’IRCSS “Oasi Maria SS” che prevede la messa a disposizione di 5 asine da addestrare in attività di terapia assistita rivolte a soggetti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
È stato anche siglato un protocollo di collaborazione tra l’Azienda Speciale Silvo Pastorale e la SOFAD volto a sviluppare un progetto di collaborazione per la promozione di prodotti con finalità etica nell’ambito del progetto “legalità di razza”. La scelta è derivata dal fatto che SOFAD è un’azienda “ecoceutica” ovvero non sacrifica la salute al business, difende la salute promuovendo attività di educazione, prevenzione, screening, considera obiettivo strategico divenire dorsale logistica e gestionale della rete delle farmacie di comunità, per trasformarle in presidio socio-sanitario in grado di connettere la domanda di salute del cittadino con l’offerta di servizi sanitari pubblici e privati, non più voce di costo ma leva per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, ha coscienza del fatto che legalità, ambiente, stile di vita, condizione sociale, influiscono sulla salute. È interesse reciproco delle parti garantire una sostenibilità economica alla iniziativa di legalità, attraverso un processo sinergico delle proprie infrastrutture aziendali finalizzata a favorire la diffusione e conoscenza del progetto e dei prodotti sviluppati in virtù della iniziativa di legalità.
Conservazione, miglioramento e valorizzazione del patrimonio Comunale
I Prodotti
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