
Scheda ministeriale prodotto:
Abbacchio romano
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Descrizione sintetica del prodotto: L’ Abbacchio Romano è prodotto esclusivamente da agnelli, maschi o femmine, nati e allevati allo stato semibrado, di razza Sarda e suoi incroci, Comisana e suoi incroci, Sopravissana e suoi incroci, Massese e suoi incroci, Merinizzata Italiana e suoi incroci. La tipologia di proodtto è l’agnello “da latte” (sino a 8 kg di peso morto). Le pecore matricine usufruiscono di pascoli naturali, prati-pascolo ed erbai caratteristici della Regione Lazio. Il pascolo può essere naturale e casuale, ma a volte il pastore può coltivare erbai che fa pascolare a rotazione. La carne di Abbacchio Romano, messa in commercio secondo differenti tagli (intero, mezzena, spalla e coscio, costolette, testa e coratella), presenta colore rosa chiaro e grasso di copertura bianco, tessitura fine, consistenza compatta, leggermente infiltrata di grasso, sapore delicato con aroma tipici di una carne giovane e fresca. Importante è a scarsità di grasso di copertura ed interna.
Storia tradizionale del Prodotto: Abbacchio è il termine romanesco che indica l’agnello giovane, lattante, macellato per la vendita, che conserva, nella storia della cucina romana e laziale un ruolo fondamentale. Gli antichi romani preferivano il capretto all’agnello anche se per Giovenale il giovanissimo agnello (abbacchio) era: “il più tenero del gregge, vergine d’erba, più di latte ripieno che di sangue”. Campo Vaccino, sede del mercato del bestiame, è il luogo in cui, già dal ‘400, si teneva il mercato degli abbacchi, degli agnelli, dei castrati e delle pecore. Il consumo era considerevole nel corso della cosiddetta “agnellatura” (macellazione dei capi da uno a sei mesi di età) che si teneva nel periodo compreso tra Pasqua e Giugno. Nell’agro romano in occasione dell’abbacchiatura e della carosa (tosatura) i pastori usavano banchettare con la “pagliatella”, cioè la carne più grassa dell’ intestino dell’abbacchio cotta alla brace, e la pezzata o sponsata, ossia carne di pecora tagliata a pezzi.
Ottenuto anche con metodo Biologico: No
Fonte: ARSIAL – http://www.arsial.it/portalearsial/prd_tipici/default.asp
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Categories: Abruzzo, Campania, Carni e derivati, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Toscana, UmbriaProdotto Italiano ad Indicazione Geografica Protetta – I.G.P.
ELENCO PRODUTTORI
Zona di produzione: L’area geografica di produzione della carne di “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” è rappresentata dal territorio delle province collocate lungo la dorsale appenninica del Centro-Italia. Più precisamente la zona di produzione è rappresentata dai territori delle attuali seguenti province:
Bologna, Ravenna, Forlì- Cesena, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino, Teramo, Pescara, Chieti, L’Aquila, Campobasso, Isernia, Benevento, Avellino, Frosinone, Rieti, Viterbo, Terni, Perugia, Grosseto, Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Livorno, Pisa, Pistoia; Roma limitatamente ai comuni di Arcinazzo Romano, Camerata Nuova, Cervara di Roma, Jenne, Mazzano Romano, Ponzano Romano, Sant’Oreste, Subiaco, Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro Romano; Latina limitatamente ai comuni di Campodimele, Castelforte, Fondi, Formia, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Santi Cosma e Damiano, Sonnino, Spigno Saturnia; Caserta limitatamente ai comuni di Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caianello, Caiazzo, Calvi Risorta, Camigliano, Capriati a Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castello del Matese, Ciorlano, Conca della Campania, Dragoni, Fontegreca, Formicola, Francolise, Gallo Matese, Galluccio, Giano Vetusto, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Pastorano, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Prata Sannita, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Riardo, Rocca D’Evandro, Roccaromana, Rocchetta e Croce, Ruviano, San Gregorio Matese, San Pietro Infine, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife, Sparanise, Teano, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle Agricola, Vitulazio.